ENIL ItaliaENIL Italia saluta Roby Margutti |
Questa guerra non ricordiamo sia mai stata dichiarataMa di guerra sanguinosa si tratta, con le consuete (e le nuove) umiliazioni per chi la guerra la subisce
Roby aveva, come molti di noi, capito di che si tratta e si era trasformato in un guerriero
Combatteva, come noi, perché una guerra non dichiarata non la si può disertare; e perché era, ed è, necessario vincerla – battaglia dopo battaglia
Aveva imparato a vederla dal livello del mare e anche dalle altezze che offre l’intelligenza umana
Era sanguigno d’istinto, era ponderante per necessità
Sapeva scrutare i suoi simili ed usava questa dote per valorizzarne le qualità anziché per dominarli
Non lo conoscevamo a sufficienza da poter dire che fosse senza macchia e/o senza paura: certamente la paura accompagna ogni valoroso, altrimenti ben presto perisce; certamente le macchie che in ogni animo albergano hanno diverse tipologie, e da sole non bastano a sminuire il valore di un valoroso
Quello che possiamo raccogliere dalle sue spoglie non vale la sua presenza reale tra i provvisoriamente vivi, ma non è poco ed è bene raccoglierlo
Sentiremo la sua mancanza tanto più quanto meno ci ricorderemo di vigilare e di comunicare quanto stiamo facendo e perché lo facciamo; tanto più quanto meno saremo continui nella lotta e nella voglia di una vita piena, disilluse/i riguardo all’uguaglianza ma mai domi riguardo alle pari opportunità
Si prosegue …un tumulo alle spalle e la stessa voglia di volare
Filiberto Crisci e Ida Sala, Comitato lombardo per la Vita Indipendente delle persone con disabilità